Gli ultimi anni hanno fatto registrare un vero e proprio boom delle prenotazioni on line, soprattutto per le strutture alberghiere ma anche per i pacchetti vacanze “tutto compreso”. Quello dell’acquisto in rete è un fenomeno sempre più diffuso, anche a causa della fase di difficoltà economiche globali che sta attraversando l’economia di tutto il mondo. Ma al tempo stesso un concentrato di rischi sempre crescenti e sempre in agguato, dai quali occorre sapersi difendere per non inciampare nella più classica delle “fregature”.

L’uso di internet per fare acquisti anche di pacchetti vacanze è una realtà che va consolidandosi sempre più. L’intento è quello di ridurre al minimo i costi scegliendo la propria destinazione senza l’intermediazione degli operatori del settore. Obiettivo “low cost a tutti i costi”, tanto per usare un facile gioco di parole. Secondo i dati dell’Osservatorio nazionale del turismo, due turisti su tre hanno utilizzato internet per acquistare il proprio posto. Di questi più del 20% lo fa  utilizzando i grandi portali di prenotazione turistica. Un dato che cresce esponenzialmente di anno in anno. Il risparmio? Circa il 30% dei costi ottenibili attraverso i canali tradizionali.

Ma c’è una voce di costo “invisibile”, o meglio riscontrabile solo quando la vacanza inizia o dovrebbe cominciare. Si tratta dei tranelli, delle fregature che si nascondono dietro l’eccessiva comodità di una prenotazione fatta da casa, fidandosi unicamente delle opinioni raccolte in rete e affidandosi al proprio fiuto per gli affari per individuare l’offerta più vantaggiosa.

L’insidia principale è rappresentata dalla qualità delle informazioni che vengono fornite quando ci si appresta ad acquistare una vacanza su internet. Nella maggior parte dei casi di prenotazioni che hanno causato problemi ai turisti c’è sempre una clausola, inserita in un angolo nascosto del sito web o scritta in caratteri illeggibili nelle condizioni di contratto, che nasconde l’inganno. Tant’è che il consiglio da seguire, se proprio si desidera fare acquisti on line, è di leggere tutto con la massima attenzione e di salvare sul proprio pc tutte le schermate che si susseguono nella procedura di prenotazione, in modo da poter documentare le condizioni che sono state esplicitamente accettate. La strada migliore tuttavia è quella di inviare una richiesta non impegnativa di informazioni, ponendo domande chiare per rispondere a tutte le proprie esigenze.

In tema di fregature, un caso clamoroso venuto a galla di recente riguarda le prenotazioni effettuate su piattaforme straniere, tradotte in tutte le lingue compreso l’italiano. I vacanzieri (o meglio, gli aspiranti turisti) si sono trovati di fronte a prezzi finali addirittura raddoppiati rispetto all’offerta iniziale, spesso con l’inconveniente di aver già inserito tutti i dati per l’addebito della somma complessiva. Risultato: partenza annullata, ricorso d’urgenza al Centro europeo consumatori, il quale a sua volta ha coinvolto le associazioni consumatori tedesche che stanno facendo tutto il possibile per denunciare e bloccare le pratiche già aperte dai malcapitati clienti italiani.

Di fronte a casi come questi, l’antico consiglio di non abbandonare la via vecchia per quella nuova è quantomai efficace: quando non si ha una conoscenza diretta di ciò che si sta acquistando in rete, molto meglio rivolgersi a un agente di viaggi serio e affermato, il quale potrà guidare il cliente grazie alla sua esperienza e alla sua professionalità. E con l’agente si potrà concordare anche un prezzo che venga incontro alle giuste esigenze di risparmio.